Il caos intorno a te parla di ciò che trattieni e di ciò che non lasci entrare. DENARO INCLUSO
E se il disordine esterno fosse il riflesso perfetto di un blocco interno?
La maggior parte delle persone sottovaluta l’ambiente in cui lavora.
Pensano che sia “solo una stanza”, un luogo neutro.
Un contenitore funzionale, utile a produrre, rispondere, portare avanti i progetti.
Ma lo spazio che ti circonda non è mai neutro.
Lo spazio è un linguaggio.
È fatto di segni, oggetti, simbologie e memorie.
E tutto — davvero tutto — informa il tuo campo energetico.
Il peso invisibile delle cose ferme
Nella pratica del Feng Shui, ogni oggetto ha un significato.
Ogni cosa che tieni nello spazio — anche se non la guardi — occupa una posizione nel tuo campo.
Una pila di carte non lette = decisioni sospese
Cassetti disordinati = progettualità confuse
Oggetti che non ti rappresentano più = identità vecchie, non aggiornate
E poi c’è il più grande fraintendimento:
“Lo tengo perché potrebbe servirmi.”
Quante cose tratteniamo per paura della mancanza?
Quanti oggetti parlano al nostro subconscio con un messaggio silenzioso:
“Non basta”, “Meglio non buttare”, “Potrebbe finire”?
Quella frequenza di scarsità non si ferma ai cassetti.
Si riflette nel modo in cui gestisci il denaro.
Nel modo in cui tratti il tuo tempo.
Nel modo in cui ti racconti.
Il disordine come blocco del flusso finanziario
Nel workshop Energetica del Business, abbiamo parlato in modo approfondito del legame invisibile tra spazio e denaro.
Un ambiente caotico può generare disorientamento mentale
La mancanza di armonia visiva può creare squilibrio energetico
Un’area del lavoro trascurata può corrispondere a una stagnazione nelle entrate
Tutto ciò che “non scorre” nello spazio è una metafora di ciò che non scorre nella vita.
E il denaro, per sua natura, è movimento.
Non ama il caos.
Non ama l’indecisione.
Non ama i luoghi dove non c’è spazio.
Non servono rivoluzioni, servono scelte
Svuotare un cassetto è un atto energetico.
Buttare un oggetto è una dichiarazione di fiducia.
Riorganizzare la scrivania è un gesto di autolegittimazione.
Non c’è bisogno di cambiare casa.
C’è bisogno di guardare con occhi nuovi lo spazio che abiti ogni giorno.
Con presenza. Con intenzione. Con rispetto.
Anche questo è leadership.
Anche questo è fare impresa.
La domanda che resta
La prossima volta che ti sentirai bloccata, confusa o in stallo…
prima di cambiare strategia, di cercare nuove idee, di “fare di più”…
…fermati e guarda il tuo spazio.
Cosa racconta di te?
Cosa stai trattenendo?
Cosa sei pronta a lasciare andare?
Forse, è proprio da lì che può iniziare un nuovo flusso.
Se hai voglia di approfondire l’argomento, registrati al workshop gratuito Energetica del Business, usando questo link:
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